Suoni dal Monviso 2023

Ascolta   

TRE LILU & MISHKALE'

TRE LILU & MISHKALE'

Mutandem

Lagnasco - Catsello Tapparelli D'Azeglio

 

"Mutandem” è il titolo del tour 2023 del gruppo di musica popolare piemontese più famoso d’Italia. Nello spettacolo  i Trelilu  incontrano i Mishkalè, formazione kletzmer dai trascinanti ritmi balcanici. Un mix di musica, allegria, comicità e tante gag che incontrano il favore del pubblico sempre più numeroso  e appassionato. Un evento popolare dai ritmi ricercati, una combinazione vincente!
 

Chi dice che esprimersi in dialetto sia una scelta artistica fortemente limitante non conosce i Trelilu. Voce, chitarra, clarinetto e contrabbasso: Roberto Beccaria, Roberto Bella, Piero Ponzo e Francesco Bertone, sono loro i “Lilu”, i tre che sono quattro, Cuneesi doc. Quattro personaggi stralunati, grezzi ed eleganti ad un tempo, fuori moda ma – a modo loro – in anticipo sui tempi. Da trent’anni sulla cresta dell’onda, con un repertorio cantato in lingua piemontese e infarcito di esilaranti italianismi maccheronici con melodie originali che attraversano ogni stile “popolare” sposate a testi irresistibili che miscelano comicità e riflessione. Le canzoni si snodano tra gag e dialoghi d’ invenzione spontanea, sorrette da un uso giocoso degli strumenti, dall’elemento scenico, dalla gestualità e dagli improbabili abiti che sono importante cornice alle storie narrate.

Il Mishkalè è, invece, una realtà consolidata nella world music nazionale, un gruppo che ricrea l’atmosfera delle feste gitane, emoziona con le struggenti melodie klezmer e coinvolge gli spettatori con i ritmi delle danze dell’est Europa e i racconti affascinanti dello shtetl, il villaggio ebraico, con tutti i suoi personaggi. Tra i primi gruppi italiani a dedicarsi, con quindici anni di attività, ai suoni provenienti dell’Est europeo. Il clima che si crea ai concerti è per il pubblico coinvolgente, pregno di intensità e vitalità. Fuori dagli schemi e dai clichè, il gruppo si muove tra i suoni e i generi con l’allegra libertà dei “musicisti nomadi” inseguendo soltanto la propria ispirazione per creare una musica eclettica, aperta e curiosa, senza frontiere e limiti di nessun genere in un continuo gioco sul filo dell’imprevedibile.